Scuse e ritardi per non pagare le parcelle
E’ il cliente il peggior nemico del legale? Strano, ma vero. “I clienti hanno una fantasia tremenda, e una eccellente capacità di improvvisare quando si tratta di spiegare il motivo per cui non pagano il professionista…”. Parola di avvocato.
A comprova del “problema” e delle innumerevoli “lamentele” di legali provenienti da ogni angolo del Paese, la nascita di un gruppo su Facebook completamente dedicato a questa “discussione”.
Post, commenti, messaggi e soprattutto tanti numeri. Il gruppo nato all’inizio dell’anno sul più noto Social Network del Web è passato in una sola settimana da 47 a 35mila iscritti, arrivando a contare ad oggi ben 6.853 membri.
Quali le scuse più ricorrenti? Le più assurde?
Dalle emorroidi ai famigerati “acconti” infiniti, fino ad arrivare a “Avvocato perché devo pagarla io? Non la paga il tribunale?” o al baratto: “Se ha un attimo le ammazzo un pollo”.
Tempi duri per i professionisti italiani, costretti troppo spesso a coprire di tasca propria spese o a richiedere “sgradevoli” anticipi obbligatori.
Di frequente, infatti, può accadere che un avvocato si senta dire: “avvocato ormai è passato un anno dalla fine della pratica, butti via tutto e non ci pensiamo più… Non vorrà mica chiedermi dei soldi per un lavoro fatto l’anno scorso?!”.
(Fonte: Il Giornale, 10 febbraio 2010)